Come sono strane certe notti, quelle in cui non si dorme.
E i pensieri si rincorrono veloci, nel buio e nel silenzio
si fanno più leggeri e più sottili e si insinuano più in fondo.
Brevi bagliori segnano le soluzioni,
la fine di una corsa l’inizio di una attesa.
E il silenzio riprende il suo tempo e il suo spazio si dilata.
E le palpebre si fanno pesanti,
più del buio che non fa paura.
Il mattino acarezza il cuscino.
…….Non si può restare soli…Certe notti quì….Bella quella Torre….Mi sembra di averla già vista..;-)